Ciao, siamo Agripunk!






Siamo un’associazione nata per la riconversione di un ex allevamento intensivo di tacchine in rifugio antispecista per animali ex “da reddito”


Ma siamo anche uno spazio sociale antispecista antifascista transfemminista dove, grazie all'impegno di diverse persone, si creano momenti comunitari di autogestione ed eventi di autofinanziamento a tema artistico, sociale, politico ed ambientale.



NEW! VUOI ORGANIZZARE LA RACCOLTA FONDI PER IL TUO COMPLEANNO O PER UN ALTRA OCCASIONE IMPORTANTE??

Clicca qui per aprire la pagina delle raccolte fondi p2p, ovvero le vostre raccolte fondi per il rifugio.
In pochi minuti (ore?) potrai registrarti e creare subito la tua raccolta fondi per Agripunk!

FIGO NO?

Se non vuoi farlo clicca qui, oppure qui.

Abbiamo iniziato lottando con lo scopo di far chiudere un allevamento intensivo e ci siamo riuscitə

Era però necessario, poi, impedirne la possibile riapertura, quindi abbiamo deciso di prendere noi il podere e di trasformare tutto lo spazio, composto da 7 capannoni, varie case ed annessi e prati e boschi, in rifugio autogestito per animalə , umanə  e non, disponendo anche uno spazio sociale dove organizzare eventi di autofinanziamento (pranzi, cene, concerti) e creare momenti di condivisione e confronto con movimenti, collettivi, attivistə in maniera intersezionale.

Il nostro scopo è dare soccorso ad animalə al di là di qualsiasi definizione prestabilita

Sembra tutto bellissimo ma non è mai stato semplice

Prima di tutto questo, c’erano solo quei capannoni così tetri, così grigi, così brutti, così cupi.

I rumori delle ventole di areazione erano interrotti solo dal frastuono delle circa trentamila tacchine che erano rinchiuse dentro ad ognuno di quei 7 capannoni, dove rimanevano per 3 mesi all’ingrasso, per poi essere caricate su camion verso il macello.

circa 30.000 tacchine ogni 3 mesi
oltre 100.000 tacchine l'anno

Per almeno 3 mesi non veniva cambiata la lettiera ed ogni giorno molte di loro morivano. L’aria era irrespirabile e l’odore del guano stantio e dei corpi in putrefazione lasciati a marcire inondava tutta la valle e il paese di Ambra.

Corpi fatti nascere forzatamente per essere inseriti in un circuito produttivo, fatti crescere senza mai il sollievo della luce del giorno, mutilati nel corpo per evitare episodi di aggressioni o autolesionismo, resi deboli e passivi privandoli di ogni svago ed interazione, relegati e destinati ad una ruotine dall’epilogo tragico.

E' nascosto proprio dentro ad uno di questi capannoni il motivo per il quale siamo così legati a questo posto decidendo di agire per cambiare il destino di questa valle.


Mai più